Pittore italiano. Subì l'influsso stilistico di Jacopo Bellini e del
Mantegna, ma seppe creare un proprio linguaggio pittorico, caratterizzato da
grande monumentalità, forza chiaroscurale e purezza di disegno quasi
toscana. Per oltre un trentennio visse a Pavia, dove si era trasferito con la
propria famiglia nel 1456. Di quello stesso anno è la drammatica
Crocifissione della Galleria Carrara a Bergamo. Lavorò a Milano,
eseguendo per Francesco Sforza il grande affresco
La giustizia di
Traiano, del quale si conoscono solo i disegni preparatori, ed affrescando
per Pigello Portinari
Storie di San Pietro Martire ed i
Quattro
dottori della Chiesa nella cappella Portinari, iniziata da Michelozzo nel
1462 e compiuta nel 1468, in San Eustorgio. Eseguì nel 1485 due affreschi
raffiguranti l'uno
La Madonna con il Bambino tra i Santi Giovanni Battista e
Giovanni Evangelista e l'altro
Il martirio di San Sebastiano. F.
è considerato il fondatore della scuola milanese; si conservano sue opere
nel Castello Sforzesco di Milano e nei musei di Berlino, Glasgow e Londra
(Brescia 1427 circa-1515 circa).